I canoni di locazione di terreni patrimonio percepiti da una società agricola per l’installazione di antenne telefoniche vanno tassati sulla base del reddito dominicale rivalutato del l’80% (articolo 90, comma 1, del Tuir).
Questi immobili fanno parte del patrimonio immobiliare della società e, come tali, non sono strumentali all’attività agricola perché non utilizzati direttamente per la coltivazione. A precisarlo la Commissione Tributaria Regionale dell’ Umbria con la sentenza n. 23/1/12.
da Il Sole 24 Ore del 02/04/2012
Di Rosanna Acierno
Affitto terreni per installare antenne: gli immobili appartenenti al l’impresa possono essere infatti suddivisi in tre categorie.
1)Immobili strumentali.
La normativa (articolo 43 del Tuir) definisce tali gli immobili strumentali per destinazione, ossia vale a dire quelli utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa commerciale da parte del possessore e gli immobili strumentali per natura, ossia quelli che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, indipendentemente dal loro utilizzo (quindi, anche se non utilizzati direttamente dall’impresa). Rientrano in questa categoria, gli edifici adibiti a ufficio, i negozi, gli stabilimenti industriali, i magazzini.
2)Immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa.
È il caso, ad esempio, delle società immobiliari di costruzione o di locazione, per le quali gli immobili rappresentano beni merce.
3)Immobili diversi dai precedenti.
Sono tali i beni appartenenti esclusivamente al patrimonio dell’impresa. Mentre le prime due categorie di immobili concorrono alla determinazione del reddito secondo le risultanze del conto economico, la categoria degli immobili patrimonio concorre a formare il reddito nel l’ammontare determinato secondo le risultanze catastali (articolo 90 Tuir). terreni per installare antenne
La pronuncia trae origine da un avviso di accertamento relativo all’anno 2005 con cui l’ufficio ha contestato a una società agricola l’errato assoggettamento ai fini Ires e Irap di fitti attivi di alcuni terreni percepiti a fronte di un contratto di locazione per la posa di antenne stipulato con gestore di telefonia.
L’Agenzia ha fondato la propria pretesa asserendo che l’attività principale svolta dalla società non fosse agricola ma di locazione di immobili e che, dunque, i terreni locati fossero beni strumentali.
Sulla base di tale assunto, l’ufficio ha ritenuto conseguentemente che la società avrebbe dovuto tassare i proventi dei terreni concessi in locazione sulla base del valore dei canoni di locazione effettivamente percepiti, ridotti degli oneri specifici, e non, invece, come previsto dall’articolo 90, comma 1, primo periodo, del Dpr 917/86 e applicato dalla stessa società, sulla base del reddito dominicale rivalutato dell’80 per cento.
La società ha impugnato l’atto di accertamento in Ctp che lo ha annullato, appurando attraverso lo statuto e le fatture di vendita, che l’attività effettivamente svolta in via principale era agricola e non di locazione di immobili. L’ufficio, quindi, ha appellato la sentenza di primo grado ma i giudici della regionale hanno precisato che l’irrilevanza delle aree di terreni affittati rispetto all’intero compendio di terreni posseduti, nonché l’esame dello statuto della società e dei contratti di affitto dei fondi rustici dimostrano chiaramente come tali terreni non siano strumentali all’esercizio dell’impresa e, pertanto, la corretta determinazione del relativo reddito imponibile.
In sintesi
01|IL CASO
L’amministrazione finanziaria ha contestato a una società agricola l’errato assoggettamento ai fini Ires e Irap dei canoni di locazione percepiti a fronte di un contratto per l’installazione di antenne stipulato con un gestore di telefonia
02|LA DECISIONE
La Ctr ha confermato le conclusioni dei giudici di primo grado: è stato ritenuto corretto il metodo applicato dalla società che ha tassato i proventi dei terreni sulla base del reddito dominicale rivalutato dell’80%