Quanti modi diversi ci sono di essere un avvocato? E quali sono le caratteristiche di uno studio legale a cui un Cliente dovrebbe prestare attenzione prima di scegliere di affidarsi ad esso? In questi anni di avvocatura ho avuto modo di vedere tante, tantissime, sfumature della professione di avvocato. Perché, sebbene il percorso accademico sia – come è normale – lo stesso, ogni avvocato è, prima di tutto, un individuo che porta nella sua professione la sua persona oltre che il suo bagaglio di studi ed esperienze.
E a questo proposito mi viene in mente la frase “Lei non sa chi sono io“. Si tratta di una esclamazione spesso utilizzata a scopo intimidatorio. Ma in questo caso la frase non serve ad intimidire il mio interlocutore ma, bensì, a far comprendere a un potenziale Cliente chi effettivamente io sia. Far capire dunque quale peculiarità mi distingue e fa di me un determinato tipo di avvocato.
Perché a mio avviso è fondamentale comprendere meglio il professionista a cui ci si affida prima di effettuare la scelta. Nelle seguenti righe trovate quindi una breve presentazione, di me stesso e dello Studio Legale Padovani.
Il mio approccio come avvocato: le persone al primo posto
Se devo fare un’analisi di me stesso, a prescindere dalla mia formazione, la prima cosa che emerge è che ho una predilezione particolare per le trattative e per la ricerca di una definizione stragiudiziale della maggior parte delle problematiche da me trattate. Di fatto, detesto le tempistiche di una procedura che inchioda per anni le parti in attesa di una sentenza che, ahinoi, talvolta non accontenta nessuno e spesso, invece, scontenta un po’ tutti.
Sono un abile negoziatore, qualificato maggiormente nel risarcimento dei danni, siano essi materiali piuttosto che fisici. Nello specifico, risarcimento dei danni alla persona, siano essi derivanti da infortunio sul lavoro/danno differenziale, da sinistro stradale, da errore medico, da perdita del congiunto/famigliare, da morte cd. “danno tanatologico”.
La ricerca della soluzione è una mia “fissazione” la quale fa in modo che mi ritrovo a portarmi il lavoro ovunque mi trovi. La mia attività professionale non si svolge infatti solamente nelle ore passate in studio e/o in Tribunale ma, bensì, anche in momenti in cui dovrei “staccare”. Ma ciò non mi pesa, anzi, mi piace perché mi fa essere curioso ed attivo mentalmente e sempre alla ricerca di qualcosa. Di fatto, quando insegui la frenesia quotidiana dell’attività, peraltro imposta dagli altri, spesso non riesci ad essere” mentalmente aperto” a nuove soluzioni ed, invece, a me capita che proprio nel momento in cui “stacco la spina” mi si presenta la soluzione.
Come avvocato – e ancora prima come persona – trovo soddisfazione nell’aiutare le persone che dandomi fiducia si rivolgono presso il mio studio e per questo motivo non riesco ad “abbandonarle” e/o a considerarle una “pratica” tra le tante da sbrigare. Cerco di capire l’effettiva difficoltà che in quel momento le affligge cercando magari di “normalizzare” la situazione in quanto, talvolta, chi si rivolge ad un legale lo fa in un momento di particolare “aggressività” che lo distacca dalla realtà delle cose e magari con un consiglio, di buon senso piuttosto che legale, riesce a risolvere una situazione che potrebbe sfociare inutilmente in un contenzioso.
Infatti, le cause iniziate per “principio” piuttosto che per una “arrabbiatura del momento” col passare del tempo perdono di significato e, ciò che resta, è l’amarezza che il cliente si ritrova nel dover pagare l’avvocato quando nemmeno si ricorda nemmeno più perchè si è rivolto a lui.
L’esempio classico è la multa ritenuta ingiusta e una causa iniziata “non per i soldi ma per principio”. A volte però, e a distanza di mesi, si scopre che la cifra spesa è la medesima. E proprio a distanza di tempo però la reazione non è la stessa del giorno in cui la multa è stata elevata.
Proprio per questo per ogni pratica cerco di valutare insieme al cliente che abbia effettivamente un senso portarla davanti al giudice piuttosto che “caldeggiare” una soluzione che, se possibile, in tempi più brevi può definire “una volta per tutte” la problematica. Risparmiando più che il denaro, il tempo e la salute. Questo perché, per certe persone, stare in giudizio è un vero e proprio calvario nonché motivo di apprensione. Infatti, a mio avviso le cause non sono per tutti in quanto durando parecchio tempo logorano quelle persone che non hanno la “tempra” per doversi scontrare nel lungo periodo.
Lo Studio Legale Padovani: un viaggio insieme al cliente
Lo Studio Legale Padovani rispecchia i miei interessi e la mia esperienza maturata “sul campo” nonchè la mia continua formazione avvenuta attraverso convegni, master di approfondimento e specializzazioni
Come avvocato ho 18 anni di esperienza in ordine al risarcimento del danno alla persona in tutte le sue molteplici forme. Ho trattato centinaia di casi dall’infortunio sul lavoro al sinistro stradale mortale ed ai risarcimenti da errore medico cd. “malpractice medica”, con specifici casi di risarcimento danni derivanti da esiti nefasti di operazioni di chirurgia plastica. Inoltre conosco bene le dinamiche di liquidazione delle Compagnie Assicurative presenti sul panorama italiano con la quasi totalità delle quali ho gestito e formulato richieste danni.
Vorrei che chi si affida e si fida di me venisse accompagnato nell’iter per l’ottenimento del “giusto” risarcimento con tranquillità e trasparenza in ordine sia alla mia attività che alla sua remunerazione. Nella mia mente è una sorta di “viaggio” con cui accompagno il cliente in tutte le fasi più critiche al fine di raggiungere l’obiettivo senza “ansie” o paura di fare “passi falsi”.
A mio avviso infatti un Cliente ha necessità di avere al suo fianco una figura professionale che lo possa supportare e consigliare, preparandolo per affrontare tutti i passaggi per un corretto indennizzo nel caso di polizze infortuni e/o risarcimenti.
E ciò che vorrei riuscire a trasmettere è la passione che metto in quello che faccio e attraverso cui guido il mio Studio. Spesso dopo aver “gestito” una posizione chiamo il cliente per fargli avere le somme risarcitorie e/o in altri casi l’atto transattivo che lo metta al sicuro dalle problematiche inizialmente riscontrate. Questo per me – per noi come Studio Padovani – è fondamentale per concludere quel “viaggio” iniziato insieme al Cliente.